domenica 18 dicembre 2011
EUDEMONIA nella DIAPHORA
giovedì 3 novembre 2011
Il dritto e il rovescio
martedì 4 ottobre 2011
Sentimi
lunedì 5 settembre 2011
entropia
mercoledì 3 agosto 2011
Sottinteso
domenica 3 luglio 2011
Veder-si
mercoledì 4 maggio 2011
Narrare è già politica
domenica 3 aprile 2011
In una mano
mercoledì 16 marzo 2011
venerdì 4 febbraio 2011
Radicamento
martedì 4 gennaio 2011
Libera-mente

“Un giorno ho ascoltato una donna di Mantinea…” (Platone, Simposio, 201)
La presenza di Diotima è assenza nel contempo: non può, infatti, partecipare al banchetto. Tutto ciò che si sa di lei lo espone Socrate, che è il personaggio principale del dialogo platonico. Si tratta di un pranzo di soli uomini, i quali, finito di mangiare, come d’usanza, si intrattengono a tavola a sorseggiare vino, centellinandolo, mentre parlano piacevolmente fra loro, dell’amore, quasi in confidenza, resi così disinibiti, come solo il vino spesso aiuta a sentirsi. Diotima non poteva che essere assente in quanto esclusa come tutte le donne da luoghi e momenti prettamente maschili. Ma, non è un caso che Platone senta il bisogno di introdurre un personaggio femminile, pur impossibilitato a esserci, per difendere la natura, la bontà e la verità dell’amore: la scienza di Diotima è, infatti, quella del sapere erotico. D’altronde, il campo della sapienza non è tutto nella classificazione tra sapere e non-sapere, tra scienza e ignoranza: c’è anche quel modo di conoscere il vero senza poterlo dimostrare (Simposio,