lunedì 19 dicembre 2016

IN RE (2) Basta un attimo paterno per compensare assenze, come basta un'assenza materna per scompaginare la nativa presenza e, come in una cartolina d'epoca, l'infanzia s'incastona dentro, risalendo poi ai dolori dell'adolescenza, spesso solitari o appoggiati ad amicizie affettuose continue sempre ricercate ma pur sofferte fino all'ultimo respiro. Tutto si mescola e tutto può anche confondersi, ma mai perdersi (completamente): c'è un luogo-del-Sé abitato nella mente e, di continuo, ritorna al presente. (p. 82, in " L'invidia di Aristotele ovvero della vir-tù (femminile)", introduzione di Arianna Fermani, affinità elettive Ancona dicembre 2016)

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