venerdì 3 dicembre 2010

Attuale

“Forse il problema e' proprio questo: che alla fine il nostro desiderio di umanita', di bonta' e anche di dolcezza amorosa e' così diventato prepotente e impossibile da costringerci, invece, ancora e sempre, alla durezza; ed è in questo modo che (...) modificano noi stessi, i nostri fini insieme ai metodi usati per raggiungerli e soltanto per continuare a esistere, confondendo ciò con la nostra naturalità. E' estremamente amaro e stupido, nonostante la presunta furbizia, trasmettere, di fatto, proprio e solo, questo alle prossime generazioni: il cinismo della vita umana, senza nessun scatto di coscienza e consapevolezza come possibilità a cambiare in meglio.” (Christa Wolf, Un giorno all'anno, Ed. e/o, Roma 2006, p. 73)