sabato 2 gennaio 2016

IPERBOLE
Del tempo che scorre e Dell'essere-che-è senza puntiglio fin dalla silenziosa Teano pitagorica il pensiero viene colto dalla sophìa (femminile) come nella metafora di quel fare e disfare della maglia (in)tessuta ogni dì per una certa pretestuosa uni-versal r-esistenza ad aeternum come un ego cono d'ombra. (Cfr. anche, ma non solo, "Il corpo di Diotima. La passione filosofica e la libertà femminile", Quodlibet, p. 56, "Il volto della Sophè", I, 2, nota 164).