venerdì 3 dicembre 2010

Attuale

“Forse il problema e' proprio questo: che alla fine il nostro desiderio di umanita', di bonta' e anche di dolcezza amorosa e' così diventato prepotente e impossibile da costringerci, invece, ancora e sempre, alla durezza; ed è in questo modo che (...) modificano noi stessi, i nostri fini insieme ai metodi usati per raggiungerli e soltanto per continuare a esistere, confondendo ciò con la nostra naturalità. E' estremamente amaro e stupido, nonostante la presunta furbizia, trasmettere, di fatto, proprio e solo, questo alle prossime generazioni: il cinismo della vita umana, senza nessun scatto di coscienza e consapevolezza come possibilità a cambiare in meglio.” (Christa Wolf, Un giorno all'anno, Ed. e/o, Roma 2006, p. 73)

mercoledì 3 novembre 2010

Dedicato

Oggi e sempre di nuovo Pasolini come allora quando veniva nella borgata a Roma dove vivevo. Fino a che: quel 2... novembre del 1975 un fulmine a ciel sereno (ci) schiantò addosso tutto il peso di un'Italia che non è più da allora rinata e resuscitata. Vorrei continuare a essere in quell'allora e stringere a me le lacrime dei borgatari che (mi) chiedevano come aiuto per capire come fosse possibile che la delicatezza di un tenero e unico essere umano perisse nella discarica di un idroscalo. Noi forse con lui. Oggi, in questa (nostra) contemporaneità, posso proprio quasi come dirlo. ...

domenica 3 ottobre 2010

Nell'eterno ritorno

“Durante tutto il viaggio la nostalgia non si è separata da me/non dico che fosse come la mia ombra/mi stava accanto anche nel buio/non dico che fosse come le mie mani e i miei piedi/quando si dorme si perdono le mani e i piedi/e io non perdevo la nostalgia nemmeno durante il sonno/durante tutto il viaggio la nostalgia non si è separata da me/non dico che fosse fame o sete o desiderio/del fresco nell’afa o del caldo nel gelo/era qualcosa che non può giungere a sazietà/non era gioia o tristezza non era legata/alle città alle nuvole alle canzoni ai ricordi/era in me e fuori di me/durante tutto il viaggio la nostalgia non si è separata da me/e del viaggio nulla mi resta se non quella nostalgia” (Nazim Hikmet, Varsavia 1960)

venerdì 3 settembre 2010

Le intenzioni

"Per me scrivere è un modo di abbracciarmi con gli altri, è stata una certezza che mi ha accompagnato tutta la vita, che si alimenta e fa colazione col dubbio: il mio prossimo non è una minaccia, ma una promessa" (Eduardo Galeno). E una premessa ogni mattina a (poter) essere. Grazie.

martedì 3 agosto 2010

Il rimpianto avvertito

Nell'agosto si spendono promesse e buone intenzioni perchè il tempo sembra mollare gli ormeggi: una nuova idea o un buon proposito (ci) invade. Quasi, un piacere come durante le vacanze scolastiche. Ma, forte scorre il tempo su ciò che rivive, ogni anno e muore in un lampo di un momento: la sera delle stelle cadenti, la notte calda ferragostiana in riva al mare, il piacere della brezza spiata alla finestra del primo temporale, a stare come immobili. "Ha smesso il bosco dorato di / parlare / nella sua gaia lingua di betulle / e le gru, nel mesto volo / non hanno più alcun rimpianto" (Sergej Esenin, in "Tra gli appunti sparsi di PatCap", 1997). Come "quasi un lembo baciato / da un sogno disperso / questo sguardo non sa / l'improvviso gesto finale / di un giorno dopo / a venire / se quando lo strazio mentale / perderà l'ansia vitale / di dover ricominciare" (PatCap, A mia madre a quattro mesi, incipit, 1986).

sabato 3 luglio 2010

L'invincibile nostalgia

"Talora la visione dell'Oceano sconfinato oltre lo sguardo ti è impedita dall'assillo vago -nè la luna bianca ti attira- di una nuova conchiglia tra la sabbia" (Danilo Dolci, Creatura di creature, 1979). L'idea della storia come svolte e curve improvvise permette il sogno delle cose, nell'intensità profonda dei momenti. E "la vita è il sogno di questi momenti di intensità. Che sono accaduti. (...). Costellazioni che si fermano. Per un attimo. Lampi. Tracce. Frammenti" (Gianni Vattimo, Non Essere Dio, 2006). Come quel piccolo papavero rosso tra il grano o tra i girasoli: Li hai visti quei girasoli/ alti/ lungo la strada/ in velocità/ rapita/ su distese colme/ a balconi/ aperti/ con ringhiere estive/ brulicanti?/ (...)/ Così/ inquietanti/ che ti investono/ del destino/ del mondo./ (...)/ Per quell'insistente/ immobilità/ scattata/ a sè. (PatCap, 1988)

giovedì 3 giugno 2010

La memoria

La memoria è già una presenza nella storia personale di ognuno/a, custodita come risorsa vitale ed esistenziale. In questo modo, la vita si realizza nella storia (umana). "Vedere un mondo in un granello di sabbia e in un fiore di campo vedere il cielo. Tenere l'infinito nel cavo della mano e l'eternità in un attimo di vita" (W. Blake). Di nuovo/ il giallo sul Conero dal mare/ spunta puntuale allo sguardo/ aperto: un bell'orizzonte/ di ginestre ritrovate. E noi/ a quando? (PatCap, 1998).

lunedì 3 maggio 2010

L'essere nel "guado"

Essere e sentirsi nel guado in questi tempi "andanti" e così decidere...oggi, in questo maggio 2010, di dar vita a un topos (ideale) chiamato virtualmente blog. Benvenuta a me e a voi! Affinchè ogni (nostro) gesto sia valore aggiunto a qualsiasi giornata che, come tale, si apre e (ci) viene incontro!